venerdì 16 settembre 2016

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Antico Caffè Greco

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Antico Caffè Greco
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StatoItalia Italia
Fondazione1760 a Roma
Chiusurain attività
Sede principalevia dei Condotti
Persone chiaveNicola di Madalena
Prodotticaffetteria, , pasticceria
L'Antico Caffè Greco si trova a Roma in via dei Condotti. È un caffè storico della città, fondato nel 1760,[1] e deve il suo nome al fatto che il fondatore, un certo Nicola della Maddalena, fosse levantino.[2]
Oltre all'origine storica, il caffè è famoso per i molti frequentatori famosi avuti nel corso degli anni; è stato per molto tempo, e in parte lo è tuttora, un ritrovo di intellettuali e goliardi. Vi si riunisce, ogni primo mercoledì del mese, il "Gruppo dei Romanisti",[3] antico cenacolo di studiosi e accademici cultori in particolare della città di Roma. Dal 1940 i loro lavori sono raccolti nel volume "Strenna dei Romanisti", pubblicato ogni anno in occasione del Natale dell'Urbe (21 aprile).[4]
In una sala del caffè, la "Sala Rossa", è stata scattata la foto che compare come copertina del 45 giri di Mia Martini "Minuetto/Tu sei così", pubblicato nel 1973.
L'Antico Caffè Greco di Roma, con oltre 300 opere esposte nelle sale, è la più grande galleria d'arte privata aperta al pubblico esistente al mondo.[5]


Storia[modifica | modifica wikitesto]



Un tavolino del Caffè
Le prime notizie sul Caffè Greco sono ravvisabili nello Stato delle Anime del 1760 nel quale risulta gestore e forse anche proprietario un "Nicola di Madalena caffettiere", dato che trova riscontro anche in un documento proveniente dalla parrocchia di San Lorenzo in Lucina e conservato presso l'Archivio del Vicariato. La prima sicura testimonianza sul Caffè Greco viene attribuita a Pierre Prudhon, che ne fa menzione in una sua lettera personale a Cesare Pascarella.
All'inizio del XIX secolo il Caffè Greco divenne il ritrovo preferito di artisti e intellettuali tedeschi che si trovavano a operare in Italia. A documentazione del fatto, vi sono tra gli altri gli schizzi e ritratti a matita eseguiti da Carl Philipp Fohr in preparazione di un quadro mai realizzato a causa della morte dell'artista, annegato nel Tevere. Gli schizzi, conservati a Heidelberg e a Francoforte, sono ambientati nel Caffè Greco e raffigurano tra gli altri il tirolese Joseph Anton Koch, il poeta J.M.Friedrich Rückert, Theodor Rehbenitz, Peter Cornelius, J.F. Overbeck che gioca a scacchi con Philipp Veit, e J.N. Schaller. Altri frequentatori erano il filosofo Schopenauer ed Ernst Theodor Hoffmann.[6]
Da allora, il Caffè divenne in generale un punto di incontro per personalità intellettuali e politiche: Gioacchino Pecci, futuro papa Leone XIII, fu un assiduo frequentatore del Caffè, così come lo fu Silvio Pellico.
Nella sala Omnibus del Caffè Greco sono esposti i medaglioni, le placchette in gesso e le miniature raffiguranti gli artisti, poeti, musicisti, che nel corso degli anni hanno frequentato il locale.[6]

Elenco degli avventori famosi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Storia dell'Antico Caffè Greco (PDF), su anticocaffegreco.eu. URL consultato il 01/04/2014.
  2. ^ Sai che a Roma... Antico Caffè Greco, su saichearoma.it. URL consultato il 01/04/2014.
  3. ^ Pagina transitoria di indirizzamento.
  4. ^ Roma, 401.
  5. ^ Associazione Locali Storici d'Italia Antico Caffè Greco, su localistorici.it. URL consultato il 01/04/2014.
  6. ^ a b Roma, p. 402.

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